lunedì 29 luglio 2013

Trasparenza? no, al contrario.

[per i compensi ed il patrimonio dei membri di governo]

Innanzi tutto l’indicazione data è fuorviante, perché porta a rappresentare solo una parte della presunta casa di vetro che al contrario ha vetri sì, ma oscurati e affatto trasparenti.

Per prima cosa questa opzione del diniego alla pubblicazione dei redditi e del patrimonio per i parenti entro il secondo grado potrebbe sottrarre buona parte di quanto esiste in vista:

“Comunicazione della posizione patrimoniale e reddituale del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado dei titolari di cariche di governo”

“Il sottoscritto dichiara che la moglie, i genitori, i fratelli, le sorelle, i figli, NON hanno dato il consenso alla pubblicazione della dichiarazione patrimoniale e della Dichiarazione dei redditi …”.

Sappiamo tutti come fare, chi se lo può permettere: intestare il patrimonio a moglie figli ed amanti - un po’ più pericoloso ed insicuro … forse - e poi negare il consenso così da sottrarsi alla trasparenza, ma per i membri di governo, soprattutto, non dovrebbe essere ammissibile.

E poi come si spiega una dichiarazione al di sotto dei 90mila €uro quando dal sito della stessa Camera si possono leggere i compensi complessivi per parlamentare: €uro 19.689,91 che moltiplicato per 12 fanno €uro 236.278,92? una bella differenza!!! e comunque l’indennità parlamentare lorda mensile è di €uro 10.435 x 12 = €uro 125.220,00:


Qualcuno vorrebbe dire che alcune delle componenti sono “rimborsi” delle spese ?


peggio !!!

Se è stato indicato in quel modo, non metto in discussione che sia quello previsto dalle normative da indicare come reddito imponibile, ciò non toglie che per me non dà la visione completa di quanto entra nella tasche di un parlamentare, membro di governo, che per me, in equivalenza, non sono meno di €uro 236.278,92

In equivalenza? che vorrei significare?

Ecco, il mio stipendio mensile, pagatomi dall’azienda, è assoggettato per intero alle imposte e NON mi è consentito dal fisco detrarre le spese che io ho sostenuto per il trasferimento da casa al posto di lavoro, le spese telefoniche, solo per fare due esempi. Qualche anno fa’ avevano introdotto la possibilità di portare in detrazione l’ammontare annuale degli abbonamenti al trasporto pubblico [cui applicare poi il 19%, non il 100% come ai nostri parlamentari], ma debbono essersi accorti che questo era troppo giusto e così è stato cancellato.

Quando mai i nostri politicanti usano i mezzi pubblici pagando di tasca propria e senza farselo rimborsare con le più fantasiose motivazioni? abbiamo letto tutti che pure i lecca-lecca furono portati nei rimborso spesa. A proposito, che fine ha fatto questa storia regionale? sono stati restituiti i soldi sottratti? oppure hanno trovato il modo di farli passare per spese di mandato? non se ne sa più nulla … dimenticato, i giornali tacciono non fa più notizia, oggi si parla di vicende cazache e di cassazione.

Trasparenza?
No! al contrario !
Un’altra presa per il culo!
 
 

2 commenti:

  1. Trasparenza un cazzo che vadano a spalare letame tutti i senatori e deputati in Italia, sia del PdL che del PD!!!

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    1. Nulla c'è di più opaco del comportamento dei politicanti italiani, qualunque sia il loro collocamento partitico o movimentistico.

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