mercoledì 4 marzo 2015

Mercato libero o mercato tutelato?

Le annuncite renziane ci dicono che entro il 2018 sarà abolito il mercato tutelato per l’energia elettrica ed il gas naturale.

Ahi! ahi! ahi!
Un regalo al profitto ed un ulteriore impoverimento per il suddito consumatore domestico.

Col falso paravento del libero mercato, della presunta concorrenza che si dovrebbe determinare, ancora una volta va in scena uno spettacolo comico, una burla.

Quindi non potrò più scegliere: solo libero mercato!

E' questa una via renziana per uscire dalla deflazione?

La concorrenza?
“Nel settore dell'energia non sta funzionando” e non ha portato vantaggi ai consumatori, in particolare alle famiglie. "E’ ancora poco matura” con prezzi del mercato libero mediamente superiori a quelli della tutela.

“Le famiglie che decidono di cambiare fornitore di energia elettrica e passare sul mercato libero finiscono per pagare bollette più care del 15-20% rispetto a quelle che si mantengono sul mercato tutelato” e suggerisce "l'opportunità di mantenere ancora attivi, per entrambi i settori elettrico e gas naturale, gli strumenti e regimi di tutela”.

Chi lo scrive?
l’Autorità per l’energia in un suo rapporto pubblicato sul sito www.autorita.energia.it in data 12 febbraio 2015 (rif. Monitoraggio retail. Rapporto annuale 2012 e 2013, 5 febbraio 2015 42/2015/I/com).

Questo comporterà massicci trasferimenti di ricchezza dai clienti consumatori domestici ai venditori del mercato libero, consentendo loro anche di innalzare i prezzi. Tra l'altro, con una situazione di crisi che morde il nostro paese dal 2008, sembra siano aumentate le persone che non sono in grado di pagare le bollette. Sembra che le richieste di sospensione del servizio elettrico per morosità risultino su livelli elevati.

Ma davvero ?
Beh! Un rapporto non certo lusinghiero per quanto accaduto nel settore dopo la liberalizzazione.

Leggo: per servizio elettrico il servizio di maggior tutela costituisce la modalità di fornitura prevalente per tale tipologia di clienti consumatori: il 75% dei clienti domestici nel 2013 ha infatti preferito tale modalità di approvvigionamento rispetto alle alternative disponibili sul mercato libero.

Non molto diversa la situazione nel settore del gas naturale; il confronto dei prezzi applicati nel mercato libero e nel servizio di tutela evidenzia che, negli anni considerati, il ricorso al mercato libero si è rivelato in media più costoso rispetto al servizio di tutela.

Ma dobbiamo sorprenderci?

E per fortuna un referendum ha, per ora, bloccato la privatizzazione dell’acqua, ma i lobbisti ed i loro pedoni sono sempre in agguato.

Le annuncite renziane mi preoccupano: sul tavolo sono stati messi il servizio postale, il servizio ferroviario, il servizio Croce rossa …. A breve il servizio sanitario pubblico.

Un disastro.

Ma il suddito .. subisce e tace!

5 commenti:

  1. Ciao Renato, c'è da preoccuparsi, ma speriamo che la gente si svegli e si faccia sentire....
    un caro saluto, buon fine settimana!!

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  2. Non vedo questa voglia di svegliarsi e farsi sentire, anzi rilevo un continuo peggiorare.
    Ma forse son diventato troppo pessimista ...
    Buon fine settimana Klara.

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  3. E' vero , sembra la gente non ha più carattere, le basta il cellulare è sono apposto :-)

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  4. hai ragione ma i giochi non sono ancora fatti! l'altro giorno in una assemblea organizzata dalla lista Tsipras romana il pi incaxxato era proprio il rappresentante del Comitato per l'Acqua Pubblica. E però sta anche a noi partecipare e sostenere tutti questi movimenti, da soli non ce a possono fare..
    ciao

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    1. E' vero, da soli non ce la si può fare. Ma ahimè è la sventura di quei pochi movimenti che cercano e professano credibilità ed onestà, ma che non la trovano e trovano invece spesso diffidenza e disinteresse per come nell'italico paese vanno le cose pubbliche. Secondo te c'è forse una via d'uscita?
      Da quello che leggo od ascolto un giorno sì ed uno no non la vedo.
      Ciao

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