mercoledì 29 dicembre 2010

Non metteremo le mani nelle tasche ...

“Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani, non aumenteremo le tasse” questo era il ritornello gridato dal berlusca e da tutto il Pdl durante la campagna elettorale per le politiche 2008.

Oggi invece sappiamo che la situazione è decisamente diversa.

I tagli ai trasferimenti dello Stato alle amministrazioni locali altro non diverranno che:

  • una riduzione dei servizi (qualità, quantità, che importa sarà sempre un maggior costo per qualcuno);
  • un aumento delle tariffe
e qui le mani nelle tasche si mettono alla grande, eccome!!! questo è un altro modo per aumentare la pressione fiscale. Ci sarà poi da ridere col federalismo fiscale e l'autonomia impositiva locale.

Ma come!!!

La tv locale ha appena indicato che tutti i servizi di trasporto e quelli ferroviari regionali subiranno un aumento minimo del 10%. In arrivo anche un aumento delle tariffe dell’acqua; l'elenco è lungo. Il ridicolo poi si sfiora quando si tenta di giustificare gli aumenti con un improbabile aumento della qualità del servizio: ma questi chi pensano di prendere per il culo?

Ops, dimenticavo, qualcuno c’è sempre: il popolo dell’amore? ma loro son contenti, dev’essere qualcun altro.

Un’ultima annotazione. Oggi al Tg ho ascoltato Lupi dire che il governo si occuperà della famiglia …

Un momento, chi si dovrebbe occupare di famiglia?
gli escortisti?

6 commenti:

  1. La faccia di bronzo che hanno i politici non è seconda a niente e nessuno.
    Memorabile, qualche anno fa, l'intervento di Fini nel convegno nazionale sulla famiglia, come grande valore. Peccato che il bel tomo si sia dimenticato di aggiungere che lui di famiglia se ne stava facendo una seconda: mentre elogiava fedeltà e serietà, in un bell'appartamentino la sua "second wife/life" era in attesa di un bimbo.
    Ma forse è proprio questo che io non ho capito, vero? La famiglia era così importante per lui, che se ne stava facendo un'altra!

    RispondiElimina
  2. Come non concordare con il commento appena letto, come non schifarsi di fronte a questo caos che regna e'tutta una barzelletta, patetica, grottesca barzelletta. Quel che e'peggio e'che paghiamo noi Italiani.
    Un caro saluto un sorriso

    RispondiElimina
  3. Passo stavolta a lasciarti un piccolo ma sincero Augurio di Buon Anno e che lo sia veramente e non solo inutile retorica...
    Un caro saluto con simpatia.

    RispondiElimina
  4. ormai non ho più parole..al massimo parolacce:-/
    ti lascio in ogni caso i miei auguri:-)

    RispondiElimina
  5. "Fanno tagli e li chiamano riforme"... "Mi si consenta" l'autocitazione :)



                 

    RispondiElimina
  6. il mio regalo per l'anno nuovo e' un faro 






     

     

    y

    RispondiElimina