lunedì 15 agosto 2011

Ma com'è bello fare l'alba in rumorosa allegria sotto casa tua.

(e la chiamano movida).

Difficile conciliare l’esigenza del riposo notturno con quella del desiderio della vita notturna.

Ci sono quelli che vorrebbero essere liberi di divertirsi fino all’alba per le vie della città o fuori dal locale di ritrovo, ci sono ovviamente i commercianti che hanno tutto l’interesse ad appoggiare questo desiderio visto che per loro si tratta di denaro che entra nelle casse, c’è l’assessore alla cultura di como che parla di zone morte della città se mancasse questa chiassosa presenza …

già, ma tutti abitano lontano

e ci sono quelli che invece vorrebbero avere il diritto al riposo della notte.

E’ sempre così, quando il rumore del divertimento notturno è lontano da casa propria è legittimo e si invoca la tolleranza, il diritto al divertimento, ma qualora fosse sotto la propria camera da letto, probabilmente si cambierebbe idea soprattutto se l’occorso non è di una sola sporadica notte, ma ogni notte per ogni settimana per ogni mese …

L’insofferenza verso il rumore è di anno in anno aumentata, sono in corso anche azioni legali persino contro l’ente gestore del palazzetto del ghiaccio per la mancata insonorizzazione dello stadio che rende insonni le notti dei vicini.

Ma c’è anche da aggiungere che la cafoneria, la maleducazione e la violenza, soprattutto giovanile, è aumentata in modo esponenziale. La cosiddetta società ha rinunciato ad educare, educare non reprimere! è talmente divenuto pericoloso difendere che si passa oltre e si fa finta di non aver visto. E come dar torto a chi non vede pur avendo visto? abbiamo forse tutti noi la scorta che ci accompagna e difende ad ogni passo come anche i trombati della politica hanno? no.

Lo si vuol negare?

Certo che se questa è la via, … vorrei potermi fermare.

La mancanza di senso civico, la perdita di valori di riferimento, la non cultura espressa dal nostro tempo e dall’animale uomo contemporaneo amplificata dal megafono di tante becere programmazioni televisive, la violenza che spesso si scatena negli stadi del calcio o gli insulti e il venire alle mani persino in parlamento non inducono  a pensare che si possa trovare un equilibrio fra le due domande che possa durevolmente basarsi sul rispetto delle reciproche esigenze.

Per questo sì ai limiti di orario, no alle licenze alle discoteche nelle vicinanze delle abitazioni: di notte voglio dormire! se l’assessore alla cultura desiderasse così tanto l’allegro rumore, apra il parco di casa sua e che sia festa fino all’alba tutte le sere. L'appoggio!

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