il crollo delle quotazioni dei titoli in borsa che hanno reso acquistabili a prezzi stracciati le aziende italiane hanno dato una mano ad aprire e svuotare la cassaforte. Per quanto riguarda poi le privatizzazioni, non c'è che dire, quello che ci aveva venduto come una delle soluzioni dei nostri problemi poi s'è rivelato non essere state altro che l'autorizzazione a continuare il saccheggio:
Ed ora cos'è rimasto?
Solo il decotto, ma .. non diciamolo.
E come possiamo rilanciare l'occupazione e l'economia del nostro paese se abbiamo perso la struttura di base del nostro sistema paese?
Non è un mio problema.
Allora ottima scelta, capo!
Solo il decotto, ma .. non diciamolo.
E come possiamo rilanciare l'occupazione e l'economia del nostro paese se abbiamo perso la struttura di base del nostro sistema paese?
Non è un mio problema.
Allora ottima scelta, capo!
Sì ma nei fatti Berlusconi non ha mai privatizzato niente, è colpa del neoliberismo di sinistra, che ha trasformato il concetto di privatizzazione in riformismo, se vediamo le privatizzazioni degli ultimi 20 anni sono state tutte fatte da governi tecnici e di centro-sinistra, ma mai da Berlusconi.
RispondiEliminaNon ho fatto ricerche storiche approfondite, ma la prima grande privatizzazione di cui io ricordi fu quella dell'opa lanciata da Olivetti su Telecom ufficializzata il 20 febbraio 1999, è vero, sotto il governo D'Alema (i risultati si vedono).
RispondiEliminaTengo comunque ad annotare che sia la vignetta sia il post ipotizzano una situazione possibile, probabile e futura - ma non ancora realizzatasi - e sotto il governo berlusconi, scenario ch'io non vedo favorevolmente e che mi auguro non si concretizzi.
La "privatizzazione" in senso lato o vendita si può realizzare anche lasciando in modo lasco che aziende (italiane?) appartenenti a settori strategici per il paese Italia siano acquisite da altri, che invece all'interno del loro paese trovano alzate di steccati difensivi (si veda il post su Edison:http://raccontatore.splinder.com/post/25565047/allegria).
Va bene che il settore energia, trasporti, telecomunicazioni, ... (solo per citarne alcuni), sia lasciato al cosiddetto libero mercato?
Per me, no!