martedì 10 aprile 2012

A proposito di giustizia ...

Dieci anni fa uccise Anna Barindelli. Massimiliano Gilardoni libero con l’indulto.
L’uomo è uscito dal carcere nell’inverno scorso. Vive vicino alla casa della vittima
Fine pena mai, ma solo per chi ha perso per sempre il sorriso solare di Anna. Per chi quel sorriso lo ha spento, esattamente dieci anni fa, la pena è già finita. È infatti libero l’omicida dell’infermiera di 34 anni uccisa nella sua casa di Bellagio la mattina del 10 aprile del 2002. Aiutato anche dai meccanismi dell’indulto, ha saldato il suo conto con la giustizia ed è tornato nella casa di famiglia, a poca distanza dall’abitazione in cui viveva la sua vittima.
Anna Barindelli, oggi , avrebbe 44 anni. Massimiliano Gilardoni, 42enne, ha lasciato definitivamente il carcere l’inverno scorso. Nel massimo riserbo, è tornato nella casa dei genitori, a Bellagio. Da uomo libero.
Condannato con rito abbreviato a 16 anni, in appello l’imprenditore bellagino si è visto ridurre la pena a 14 anni e 6 mesi. L’indulto gli ha concesso un ulteriore sconto di 3 anni. Altre normative di varia natura hanno fatto il resto e l’omicida ha beneficiato della liberazione anticipata ancora prima che scoccasse il decimo anniversario della morte dell’infermiera che ha pagato con la vita il rifiuto delle avances dell’“amico”.
[ .... omissis ...]
Anna e Massimiliano si conoscevano bene. Per l’imprenditore edile, però, la bella infermiera probabilmente era più che un’amica. Nonostante avesse sposato un’altra donna, l’allora 32enne aveva una passione incontrollabile per la 34enne.
La mattina del 10 aprile, secondo quanto confessato dallo stesso omicida, Gilardoni è entrato nella villetta in cui Anna viveva da sola e quel punto ha fatto delle avances alla donna.
L’infermiera, però, le ha respinte.
Poi si è vista costretta a reagire, minacciando di denunciarlo.
Proprio in quel momento, Massimiliano ha colpito ripetutamente la donna con un coltello, fino a ucciderla.
[ .... omissis ...]
Per raggiungere l’agognata “fine pena” ci ha messo meno di un decennio. A chi ha voluto bene ad Anna e ha goduto del suo sorriso non basterà una vita.

Anna Campaniello (Corriere di Como, 10 aprile 2012) <<< chi volesse leggere l'intero articolo, clicchi qui.

4 commenti:

  1. La fine pena mai non mi è mai piaciuta. Basterebbero 30 anni, senza quella scorciatoia moderna che chiamano rito abbreviato LO RITENGO un ORRORE! Pur restando garantista la certezza della PENA la pretendo.

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  2. Ma veramente chi aveva cara Anna considererà tutto ciò come "giustizia"??

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  3. che ci vogliamo aspettà dal nostro bel paese è? mettere o tenere dentro i delinquenti ? ma che scherzi vero? sono i più rispettabili del paniere ..qnando mai si fanno rispettare le leggi che cmq ci sono ma che i giudici si arrogano il diritto di "superficializzare" le colpe? è tutto a capo di sotto.. il brutto è che se ne parla e basta , ma nessuno fa niente per cambiare le cose e pare che di vittime ce ne siano sempre poche per raddrizzare certi giudizi sui delinquenti.. Bel Paese?.. mi dissocio

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