lunedì 6 gennaio 2014

Suoni, melodie ... dolce movimento rompi noioso silenzio.

A voi tutti piace avere in casa un cane? io ho un cane in casa: un beagle, femmina, oramai un po’ vecchietta.

Quando si pensa di acquistare un cane, mi domando se si riflette a lungo ed a sufficienza su quali possibilità si hanno di gestirlo e su come si pensa di evitare di dare disturbo al vicino, soprattutto quando poi le pareti divisorie son fatte di cartapesta come oggi.

Non si dovrebbe tenere un cane in casa quando, per esempio, si esce alle sette del mattino e si rientra alle sette della sera lasciando il cane chiuso in casa [o sul balcone] che ovviamente manifesta chiassosamente il suo dissenso abbaiando di continuo.

La domanda è soprattutto rivolta a quelli che abitano in appartamento in un condominio: è lì che ci si diverte.

Ed ai difensori estremi del “povero” cagnolino, prima di ergersi a paladini, consiglio di trasferirsi in un appartamento che beneficia della vicinanza del giocoso cagnolino giorno e notte.

Dove abito io non sono il solo ad avere il cagnolino; e c’è qualcuno che è particolarmente felice della vicinanza. Non con il mio, fortunatamente tranquillo, ma un po’ più in là: è contentissimo che la sua vicina abbia collezionato in casa ben cinque cani che lascia soli – ovviamente - quando il mattino esce per andare al lavoro. Tralascio di riportare i suoi commenti sulle piacevoli notti trascorse accompagnato dal melodioso abbaiare. Caro vicino, ti capisco.

E non mi si venga a scrivere che bisogna essere tolleranti, la solita frase fatta che non dice nulla soprattutto se chi la pronuncia non vive quotidianamente il problema come spesso accade e non scriviamo di vicino poco tollerante che mi incazzo e divento poco tollerante: c’è un limite alla tolleranza dopo di che si sconfina in altro e non si dimentichi che esiste anche il rispetto del vicino e la buona educazione.

Da qualche tempo sembra che le modifiche alla disciplina del condominio abbiano imposto che «le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici».

Già.

Ma come si concilia con il diritto alla tranquillità ed al riposo del vicino? articolo 659 del codice penale tutela “la pubblica tranquillità”.

Sembra che alcune sentenze della Cassazione abbiano fatto riferimento a che l’evento sia dimostrato disturbi non un solo nucleo familiare, ma una pluralità di persone [ … “è necessario tuttavia che i rumori siano obiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone” … ].

indeterminato?
quanto indeterminato?
o meglio, quanto determinato?
due, tre, cento, centomila?

Ed ecco che la sega mentale è andata in onda: bisogna essere disturbati in tanti. Quanti? non si sa, ma tanti.

Ridicolo!

E per fortuna che la tizia non è mia vicina.

Tranquilli, ho anch’io la mia silenziosa compensazione dal mio di vicino. Forse sarà perché ci sente poco? bontà sua, ha piazzato il televisore panoramico sulla parete di confine e così giorni fa’ l'ultimo evento: nonostante non ne avessi alcun interesse mi son dovuto sorbire il concerto di capodanno … quasi mi sentivo in prima fila.

Volume alto? nooooo !!!

però educazione e buon senso sono andati perduti da tempo.

soluzione? Kalashnikov?

1 commento:

  1. condivido le tue riflessioni.. io ho solo gatti e non corro il rischio di disturbare.., ma i latrati di qualche povero cane lasciato fuori sul balcone dal padrone/a sono duri da sentire, non tanto per le orecchie.. quanto per la sofferenza, immagino, della bestiola! in effetti bisognerebbe ospitare un cagnetto solo se si ha la possibilità di accudirlo.. ma è che a volte lo si salva dalla strada o te lo regalano ecc., forse andare a parlare co, proprietario e convincerlo a tenerlo meglio, affidarlo a qualcuno quando è via ecc. potrebbe servire.
    Ancora Auguri :)

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