lunedì 10 febbraio 2014

Violenze e cannoni.

Non mi sorprendo più da tempo nel leggere sui giornali od ascoltare al tg di certi fattacci. Dire che ci ho oramai fatto l’abitudine è brutto, ma è così.

Tanti episodi, anche molto violenti, spesso mi lasciano indifferente, volto pagina, e l’indifferenza per certi accadimenti è una pessima malattia, sintomo che mi sono assuefatto a questa società malata e quasi senza speranza di recupero.

In questi ultimi giorni due episodi, fra tanti del genere:
  • uno a Bollate, ne hanno commentato tutti i tg e giornali, di una ragazzina di 15 anni che ha brutalmente picchiato una coetanea attorniata da compagni e compagne che nulla hanno fatto per intervenire a difenderla, anzi il video riprodotto durante il tg ci ha fatto ascoltare anche le grida di incitamento ad andarci più pesante [… dai cattiva …]. Dal tg ascolto: “son cose che succedono dappertutto, chi si mette in mezzo”;
  • l’altro a Como, istituto Ripamonti e istituto Leonardo da Vinci, dove la Guardia di finanza in un controllo ha trovato 16 ragazzini con sostanze stupefacenti [hashish, marjiuana ed addirittura cocaina]. Un preside dice che saranno presi provvedimenti, anche l’allontanamento dall’istituto. Il comandante della Guardia di finanza: “Non credo che i ragazzi che abbiamo denunciato avessero consapevolezza” [??? per me sono consapevoli eccome!] I ragazzi: “lo fanno tutti, è normale”.

Dissento. In entrambi i casi, sono per l’espulsione immediata dalla scuola – senza se e senza ma – dei responsabili.

I risultati del falso perbenismo, della falsa tolleranza li osservo ogni giorno: un continuo peggioramento e uno scarso senso dell’educazione e del doveroso rispetto della persona altrui e delle cose di altri.

In alcuni passaggi incomprensibile un commento che ho letto su un quotidiano locale:
“è terribile quando qualcuno si dimentica il mondo che lo circondava da ragazzo per diventare "l'adulto", quello che capisce solo di finto perbenismo, repressione e scarsa sensibilità. i ragazzi si sentono uomini e in parte lo sono, vogliono imporsi sul mondo ed emulano visto che è piu facile che a"avere carattere". primo : Evitare che i ragazzi debbano incontrare la polizia per un canna. secondo trovare il modo di torgliere alle canne l'immagini di trasgressione",

per il quale dico invece:
  1. chiunque esso sia se incontrasse la polizia ben venga la segnalazione o la denuncia per il possesso o lo spaccio di una canna;
  2. l’immagine della canna è e deve essere reato.
Non voglio affatto, io l’adulto, dover camminare in un mondo di liberi cannoni e vaffanculo a qualsiasi iniziativa che proponesse la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere .. che per me nulla hanno di leggero.

La canna fattela tu nel tuo buio sottoscala e pagane in solitudine le conseguenze e senza rompere i maroni a nessuno.

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