sabato 15 marzo 2014

La differenza.

Ho letto sui giornali:

«Il presidente del Bayern-Monaco, Uli Hoeness è stato condannato, con sentenza di primo grado, ad una pena di tre anni e sei mesi di carcere per aver evasione fiscale.

Hoeness aveva avviato una procedura di autodenuncia nel gennaio 2013, era stato arrestato, rimesso in libertà a fronte di una cauzione.

Lunedì 10 marzo il giorno di apertura del processo a Monaco, giovedì 13 marzo il giorno della chiusura con la sentenza di primo grado con la quale è stato condannato.

Ha annunciato le dimissioni dalla presidenza e la rinuncia alla richiesta di appello nel processo a suo carico: andrà in carcere».

Lì per lì ho pensato: "debbo aver letto male!".

Rileggo e in sintesi:
  1. il processo è iniziato il 10 marzo e s'è chiuso, con sentenza di primo grado, il 13 marzo !!! in 4 giorni !!!
  2. ha riconosciuto d'essere colpevole di evasione fiscale;
  3. ha rinunciato al ricorso in appello;
  4. condannato a 3 anni e 6 mesi;
  5. andrà in carcere.
Ops !!!

non si nota una certa similitudine con alcuni eventi italici della medesima natura: l'evasione fiscale?

Ma io aggiungerei anche tutti i casi illustrati dalle cronache di "distrazione" di fondi pubblici ad uso personale e privatistico, prescritti od impuniti per la ... rapidità con cui si giunge a sentenza in italia, tale e quale che in germania.

Proprio così: stessa rapidità nei processi, nessuno che accusa qualcuno di comportamenti persecutori, tutti sereni di poter dimostrare la propria verità.

Beh! allora sto sereno, giustizia esiste anche da noi
e chi ha sbagliato, paga.

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