quando
è entrato in vigore l’€uro?
Il
regolamento dei tassi di conversione è del 31 dicembre 1998 ed entra in vigore
l’1 gennaio 1999, ma fino al 28 febbraio 2002 vige il regime transitorio cioè
quel periodo durante il quale le due monete di un paese aderente coesistono in
piena efficacia. Quindi ... l'1 marzo 2002?
Chi
era al governo in italia in quel periodo?
periodo
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presidente consiglio
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min.tesoro
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min.finanze
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21.04.1996
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elezioni politiche
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17.05.1996 ÷ 21.10.1998
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prodi
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ciampi
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visco
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21.10.1998 ÷ 22.12.1999
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d’alema
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ciampi --- amato
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visco
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22.12.1999 ÷ 25.04.2000
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d’alema
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amato
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visco
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25.04.2000 ÷ 11.06.2001
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amato
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visco
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del turco
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13.05.2001
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elezioni politiche
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11.06.2001 ÷ 23.04.2005
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berlusconi
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tremonti
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Nessuno impedì che al prezzo di tanti prodotti fosse applicata l’equivalenza 1.000 lire = 1 €uro (ma - ovviamente - non sui redditi da lavoro e pensioni dove l’equivalenza matematica fu applicata al centesimo)? Nessuna verifica e controllo nel periodo di transizione? proni al “libero mercato”, falso mito per un benessere riservato a pochi?
Oggi
alcuni alzano la voce sostenendo che soluzione dei nostri problemi sarebbe l’uscita
dall’€uro, con una “sana” inflazione.
NO
!
“Bisogna
andare in europa e battere i pugni sul tavolo!”, quante
volte lo abbiamo sentito dire da tanti politicanti.
Sbagliato
!
l’italia
sembra essere ascoltata per pura cortesia e manifesta insofferenza, con il cronometro in
mano a verificare che sia passato il tempo a disposizione e “battere i pugni
sul tavolo” fa solo sorridere.
Per
essere ascoltati, per concorrere a scelte costruttive per il nostro paese bisogna
soprattutto che un’italia esista, che ci sia.
Esiste?
ed
esiste un’unione europea?
od
al contrario è – come è sempre stata – un mercato di mucche al pascolo, di
consumatori, dove pochi paesi, fra questi la germania, impongono le proprie
regole e scelte, anche per responsabilità ed insussistenza di altri, come
l’italia?
Torno
ai presunti vantaggi di un’uscita dall’€uro e penso che al contrario possa
essere un disastro, almeno per le famiglie a reddito fisso e medio o basso.
Lo
schema pubblicato sul quotidiano LaRepubblica anche di recente, applicato alla grecia, in realtà può essere
applicabile a chiunque.
Se cancellassimo dal disegno le parole grecia e dracma e mettessimo, ad esempio, italia e lira? ecco che
lo scenario atteso ipotizzato dal giornalista potrebbe essere riproposto uguale.
Vero?
- rapido aumento dei prezzi,
- conseguente forte riduzione del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso e medio o basso;
- aumento del numero delle famiglie in difficoltà;
- aumento dell’imposizione fiscale, già oggi insopportabile;
- …
dai,
non occorre essere degli economisti da salotto per capire.
L’italia
non è un paese che ha materie prime per cui possa essere relativamente indipendente
dalle importazioni e gran parte delle grandi imprese a capitale italiano oramai
non esiste più. Sono state – quelle utili -
acquisite da capitali esteri ed i nostri politicanti continuano a
pensare che privatizzare sia meglio e, per fare cassa, vorrebbero cedere le
ultime aziende strategiche rimaste, che invece dovrebbero rimanere italiane, rinunciando
così a disporre di strumenti atti a poter definire un futuro per il paese.
Non
son io a dirlo, ma
senza
lavoro … non c’è dignità … non c'è futuro ...
c’è disperazione …
c’è disperazione …
non
lo sappiamo forse?
Attenti
quindi a non farsi ingannare dai proclami proposti da alcuni che cercano
facili consensi e vedono solo l’osso da spolpare oggi, ma poi domani … .
La vera questione è che si deve ricostruire l’italia.
Ma COME ricostruirla? COME santo cielo??
RispondiEliminaMissione impossibile!
Eliminaogni giorno, leggendo i giornali e quindi si dovranno attendere i lunghissimi tempi della italica giustizia, ne sappiamo di nuove:
- caserta, scoperta una discarica illegale di rifiuti pericolosi;
- nuova presunta truffa al servizio sanitario nazionale da 28 milioni per presunte irregolarità nei rimborsi (san raffaele);
- appalti in cambio di soldi e assunzioni: 44 indagati tra dirigenti rai, mediaset, infront e la7 (la stampa).
L'elenco, come sai, è lungo e non ci sono segni che ci facciano sperare in una cessazione di un malaffare così diffuso.
COME ricostruirla? ... bell'interrogativo. Non sono ottimista in merito, ma mi auguro d'essere in errore nel pensare alla missione impossibile.
Buon pomeriggio.
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