domenica 6 marzo 2016

Piccoli problemi.

perchè so che i problemi possono essere di ben altro peso, ...


martedì 1 marzo, sera.

Ho appena letto l'articolo sul presunto incremento dell'occupazione e sono un po’ “arrabbiato”, un’arrabbiatura indotta da quanto ho letto; il mio pensiero s’è soffermato su quel passaggio, sui dati occupazionali (a mia opinione, non positivi). Poi il tg passa una notizia: all’Ulss 20 di Verona si son presentati in 4.500 per un posto di infermiere (collaboratore professionale sanitario).

Mi sono messo le vesti di padre ... 
... e così il mio pensiero ha acceso la luce su di uno scenario non positivo, ad aggravare il mio stato d’animo di quel momento già non buono.

Se son tenuto – ammesso che non intervenga prima un licenziamento od altro evento nefasto che causi la perdita del lavoro - a rimanere al lavoro fino al compimento del 66esimo anno+7mesi di età, limite attuale per andare in pensione, quando riusciranno i figli ad entrare nel mondo del lavoro in una situazione da anni difficile?

Tristemente seduto al tavolo, davanti al giornale aperto sull'illusione di giornata, penso alla figlia trattenendo a stento le lacrime: dopo tanti anni di studio, dopo aver superato tutte le prove con merito ed il massimo dei voti, dopo tanti sacrifici, non si intravvedono prospettive di poter essere assunta per un lavoro stabile perché, pur essendoci carenza di organico, di assunzioni non se ne parla, salvo i raccomandati. E poi ci sarebbe anche ... .
 
E mi sono trovato fra i gufi, così etichetta il renzismo coloro che invece meglio descrivono la realtà attuale dell’italico paese.

E così le scale che portano all'azzurro del cielo si sono per me allontanate un po' ed è tornata più vicina la porta della tempesta.



A questa immagine di aumentata distanza, aggiungo che non sto attraversando un buon periodo. Ci sono dei periodi in cui mi sembra di aver sbagliato tutto e questo è uno di quelli eppure non credo sia stato così, so che non è stato così … ma purtroppo è quello che penso ora. E così non sono nel minuto migliore quando ricevo una telefonata. Avrei dovuto riuscire a controllare meglio il mio stato d’animo come so fare, ma non ce l’ho fatta e così non è stata una telefonata "sorridente". Va beh, a volte accade di non riuscire a sorridere.

Buona giornata donna ottimista, per me ancora non è tempo..

4 commenti:

  1. Non sempre si è dello spirito giusto per riuscire a parlare. L'importante è accorgersi e capire che i momenti no esistono per tutti. Questo vale per tutte le persone. Siamo belli per questo. Un abbraccio forte.

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  2. Caro il mio Raccontatore...non mollare mi raccomando! Un abbraccio

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    1. Ciao Sontyna, certo che non mollo. Si prova sempre a risalire.

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