domenica 24 luglio 2016

Autunno caldo .. di nuovo.

da "La Repubblica" del 24 luglio 2016.
«L'Italia è in stallo e il deficit cresce. A pochi giorni dalla pausa estiva l'economia torna a destare preoccupazione. Effetti del brexit, terrorismo internazionale, crisi turca, frenata del commercio mondiale riempiono di piombo le tasche del nostro paese. Meno pil significa meno entrate e più deficit: di conseguenza i margini del governo per anticipare la riduzione delle tasse e per le altre misure in cantiere si fanno stretti. Finita la stagione dei bonus, a settembre quando il ministro dell'economia padoan ricalcolerà stime del pil e obiettivi della manovra, si troverà di fronte un conto salato: al netto della flessibilità concessa da bruxelles dovrà trovare almeno 8 miliardi per disinnescare il temuto aumento dell'iva, 4-5 dovuti al calo del pil, e se vorrà mantenere fede ai vari annunci, dovrà arrivare almeno a 20 miliardi.».
 

Da anni, dal 2008 il primo rumoroso tonfo, sempre le medesime motivazioni; nulla o poco è cambiato: 4,5 milioni di poveri, uno dei dati peggiori degli ultimi dieci anni, lavoro che manca e precarietà, mancanza di una strategia industriale di paese, cessione di comparti industriali e di servizi strategici (telecomunicazione, trasporti, servizio postale, rete gas, rete ferroviaria) per far cassa nel breve periodo, ... .

Ehi! padoan, abbiamo già dato !!!

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