Quante volte mi sono seduto alla mia scrivania con l’intenzione di scrivere qui. Scrivere, qualunque cosa sia, non era per nulla facile ed il tempo passava in silenzio. I miei pensieri non sono positivi, oggi. Tanti mesi di silenzio e di distanziamento covid non mi hanno aiutato e non mi aiutano.
Pensavo che una volta terminato il mio tempo del lavoro avrei potuto vivere il cambiamento, cancellando le ansie e le difficoltà che si erano accompagnate, come per tutti ... normalità. Mi sbagliavo, io.
Ora pensionato la mia vita è peggiorata. La quotidianità dell’oggi mi vede sofferente, non vedo un domani sereno.
Tutti vivono distanziati impauriti nell'avvicinamento. Le poche persone che frequentavo, si sono distanziate. Cammino sui marciapiedi e vedo che quando incrocio qualcuno, scende dal marciapiede e si distanzia … sorrido. Che tristezza !
Da quando hanno chiuso la cartoleria qui vicina, devo andare in centro ( non è vicino ) se voglio acquistare il giornale. Questa mattina sono uscito ... ma camminando a fatica trattenevo le lacrime. Mi sono riscoperto che ho la lacrima facile, da tempo. Ed il covid ha aggravato la mia situazione. La resilienza è oggi per me un percorso difficile da praticare. Se avessi la certezza che lasciare questa presunta socialità, lasciare questo paese fosse senza dolore e sopravvivenze dolorose, avrei già da tempo lasciato questo paese in cui non mi sento a mio agio. E’ così lontano da me.
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