lunedì 13 luglio 2009

Trasparenza e giustizia.

Oggi il presidente della consob a Milano: “Senza trasparenza e correttezza non c’è fiducia e senza fiducia non c’è stabilità”.

oooohhhhh !!!! meraviglia!

Certo che l’aver depenalizzato il falso in bilancio, il ritardare l’entrata in vigore della azione di gruppo (in inglese class action) e renderla comunque inoperante per il passato cancellando così con un bel colpo di spugna gli scandali finanziari italiani (Cirio, Parmalat) è ricercare trasparenza e correttezza.

Al di là delle ciance, cosa s’è fatto o si sta facendo per introdurre limiti alla speculazione finanziaria? sono forse stati rimossi i responsabili del dissesto in cui ancora oggi ci si sbatte?

E poi, non basta poi introdurre limiti se non si definiscono i regolamenti attuativi e non si fanno poi rispettare colpendo con la certezza della pena i trasgressori: qualche tempo fa le compagnie di assicurazione furono condannate a rimborsare gli assicurati per premi incassati oltre, ma intervenne un provvedimento del governo che cancellò di fatto la condanna alla restituzione.

Chiacchiere, solo chiacchiere, ecco cosa s’è fatto finora.

Anche il presidente della consob, come il presidente di confindustria, sottolinea la restrizione del credito alle piccole e medie imprese per le quali il ricorso al finanziamento sarebbe difficile: a parte che è da dimostrare, ma con l’incremento del tasso di insolvenza che caratterizza questi tempi e la scarsa trasparenza, perché le banche dovrebbero allargare le maglie mettendo a rischio l’altra parte del piatto, il risparmio, per poi lasciarlo a secco come anche il recente passato ha insegnato?

E che dire di personaggi come Calisto Tanzi che ancora si fregiano dell’onorificenza di cavaliere della repubblica e che, diversamente da Madoff, se la gode allegramente alla faccia nostra nella sua casetta di campagna?

A proposito, caro Presidente Napolitano, ma l’onorificenza una volta data rimane a vita qualunque cosa si faccia nel prosieguo? non esiste un monitoraggio costante che siano rispettati i presupposti per i quali è stata concessa e quindi la revisione e la revoca se non più degni?

Si cominci a dare l’esempio e si faccia giustizia rapida, non solo con i deboli. Ma è una delle tante illusioni che accompagnano il nostro quotidiano.

Calisto Tanzi, tanto per fare un esempio:
   Cavaliere del Lavoro
   Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
   Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana

1 commento:

  1. Napolitano dorme della grossa, cosa vuoi che ne sappia di quel che succede.

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