venerdì 2 novembre 2012

L'Italia che dorme: il ponte sullo stretto di Messina.

----- Messaggio inoltrato -----
A:
"codiceabarre@rai.it" <codiceabarre@rai.it>
Inviato:
Venerdì 2 Novembre 2012 11:58
Oggetto:
L'Italia incompiuta

Buongiorno sig.Elsa Di Gati,

seguo volentieri la sua trasmissione e da qualche tempo vedo che iniziate con spezzoni di lavori incompiuti e di conseguenza soldi e risorse sprecate, gettate quando si sarebbero meglio impiegate nell'aumentare anzichè tagliare i servizi alle persone che non possono permettersi di spendere.

Io non segnalo opere incompiute, ma - anche se noto a tanti - un'opera che diventerà incompiuta e che comporterà un enorme spreco di denaro pubblico alla faccia dell'equità e dell'equilibrio dei sacrifici apparentemente inseguiti (ma sfuggono sempre) dal governo Monti:

il ponte sullo stretto di Messina!

E' incredibile ed offensivo, per le persone che pagano costi altissimi da più di un anno a questa parte e sembra che continueranno a essere spremute, leggere che il governo ha prorogato il varo di un progetto, inutile e devastante per l'ambiente, di due anni continuando così a pagare a fondo perso oltre quanto già pagato e quanto si paga, visto che il progetto fluttua nell'incertezza.

Fra qualche tempo - se ancora la Sua trasmissione sarà in onda - potremmo con gioia segnalare .... l'opera incompiuta, costata un'enormità al paese, ma non ai bilanci delle società che oggi, pagate anche coi soldi miei, sono di fatto autorizzate a continuare ... ma cosa?

Quali gli interessi in gioco? chi deve ancora essere arricchito sulle spalle dei soliti paganti? 

Altro che gridare per 30 secondi: vergogna !
Altro che indignarsi per il tempo di un caffè !

3 commenti:

  1. Guarda, da siciliana devo dirti che il Ponte non sarebbe inutile, perché per percorrere i pochi km di mare si impiegano ore, una volta abbiamo aspettato 4 ore per salire a bordo e quasi altrettante per imboccare l'autostrada in Calabria e, onestamente, così l'Italia sembra molto lontana...

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  2. Però devo dire anche che in Sicilia ci sarebbero molte altre cose più urgenti e importanti da fare: le strade, per esempio: scarseggiano terribilmente autostrade e superstrade, o le ferrovie: i treni continuano a diminuire e le stazioni chiudono una dopo l'altra. Ci stanno proprio tagliando fuori!

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  3. Per diverso tempo ho seguito le notizie del ponte sulla stampa.

    Ora che un ponte riduca i tempi di collegamento rispetto al traghetto è chiaro, ma è la sproporzione dei costi ed alcuni punti che lessi e che poi ti scrivo che rendono, per me, poco proponibile la sua realizzazione:

    1 - costi elevatissimi per un solo intervento, di fronte ad esigenze ben più rilevanti per il paese italia, esigenze che non ti sto a scrivere che ben conosci e alcune delle quali indicate da te, anche per la stessa Sicilia;
    2 - si disse che l'avvio del ponte sarebbe rientrato di una decina di chilometri rispetto alla costa, anche per questo tutto l'indotto oggi collegato all'area portuale potrebbe essere cancellato con problemi anche occupazionali;
    3 - non vedo alcuna garanzia sulla destinazione delle risorse alle sole sane e non infiltrate imprese. Tutti oggi vediamo lo scempio collegato alla corruttela dilagante, non solo al sud;
    4 - gli antichi irrisolti e recenti disastri da dissesto ambientale e da terremoto: basterebbe una piccola parte di quanto previsto per il ponte che si ricotruirebbero le zone terremotate e disastrate senza ricorrere a spremiture ulteriori che ricadono sempre su lavoratori e pensionali (ad esempio L'Aquila è ancora lì che aspetta!);
    5 - troppo interesse personale nella classe dirigente [sia politica, che imprenditoriale, che di qualsiasi tipologia], lo leggiamo quasi ogni giorno sui giornali (anche per questo si cerca di rendere difficile l'esercizio della professione giornalistica introducendo norme e sanzioni da primitivi e da epoche poco democratiche). Il che mi fa - mi fosse possibile - opporre a questi faraonici progetti;
    6 - occupazione e lavoro si possono creare non solo distruggendo e costruendo dove c'è spazio vergine, ma intervenendo su quanto già esiste e penosamente non funziona (l'elencazione sarebbe lunghissima);
    7 - tagli, tagli, tagli: spesa sociale, servizi alla persona, sanità pubblica, scuola, ricerca, ... pensaci se qui destinassero briciole di quell'enormità di denaro che sarebbe speso;
    8 - non è l'unica opera necessaria ed indispensabile alla Sicilia ed al paese italia della quale non vedo alcuna urgenza vitale ed improrogabile per la sua sopravvivenza.

    Di getto ho scritto e mi fermo qui, ma potrei continuare approfondendo con altre argomentazioni.

    Metti sulla bilanzia i punti a favore e quelli no ed osserva il risultato.

    Buona serata

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