mercoledì 14 maggio 2014

La lunga fila dei negozi chiusi.

«Una situazione mai vista prima» afferma il presidente di confcommercio di Como.

Il crollo del paese trascinato nel dirupo, di cui ancora non si vede il fondo, dalla crisi iniziata nel 2008 per colpa degli affaristi americani che hanno scaricato sul resto del mondo occidentale le loro avventure finanziarie senza - se non in pochi - che ne abbiano poi pagato il prezzo anzi, al contrario, sono ancora là dov'erano prima, come nulla fosse accaduto.

Ma anche qui girano sempre le solite facce, l'affare expo - se ancora ne avessimo bisogno - ce lo dice chiaramente.

«Una pur debole ripresa economica potrebbe essere possibile, ma solo se saranno rilanciati i consumi delle famiglie», anche questo si sente e legge spesso.

Rilanciare i consumi delle famiglie?

Forse quando:
  • sarà finita la spremuta fiscale e l'incertezza del domani. A giugno ci
    saranno i conguagli fiscali, gli acconti imu, le incertezze per la nuova tassazione comunale;
  • sarà posta fine ai contratti di solidarietà, che obbligano i lavoratori a starsene a casa per settimane ... perchè non hanno scelta ... e riprenderà il lavoro pieno;
  • cesseranno le delocalizzazioni nei paesi dove il lavoro viene pagato come da noi negli anni cinquanta [ma i prezzi dei prodotti che poi qui vendono sono addirittura superiori a quelli praticati in svizzera, francia, germania ... nel nome del libero mercato senza controlli, siamo proprio dei fessi!]
e dovremmo rilanciare i consumi? ma se le entrate della famiglia continuano a diminuire e l'incertezza aumenta (almeno così sembra), se chi rubava continua a rubare impunito  ... .

Ma vaffanculo !!!

Io non so che accade in altre parti d'italia, ma qui il comune ancora non ha deliberato le aliquote della tasi nè stabilito i criteri di pagamento, ma si teme un nuovo salasso.

Ci raccontano di aver abolito la tassazione sulla prima casa [= imu]... invece è stata reintrodotta, con un nome diverso, ma dagli effetti peggiori dell'imu.

Tassa sui Servizi Indivisibili
la nuova furbata e ci dicono: «dovete pagare .. poi si vedrà a saldo».
Perchè finora non pagavamo già la manutenzione delle strade [ma hai visto che buche, cazzo !!!], l'illuminazione pubblica, i servizi ... ?

In lingua locale si dice "Tas e paga!".
In data 20 febbraio 2014 ho ricevuto dal comune in cui abito una comunicazione - datata 6 dicembre 2013 - c'era scritto:

«Oggetto: Tares 2013. Gentile contribuente ... con la presente si comunica ... [omissis] ... che ha diritto, come conguaglio, ad un rimborso che le verrà restituito ... ».

In breve, era stato chiesto ed ho pagato più del dovuto,

ma il rimborso l'ho davvero ricevuto?

Ad oggi non ho ancora visto neppure l'ombra di un centesimo [domani voglio tornare all'ufficio ragioneria e all'ufficio tributi del comune per aver notizia], però i tributi locali per il 2014 li dovrò pagare a breve e senza potermi permettere di ritardarne il versamento o di compensare col credito.

Ancora una volta ...

ma vaffanculo !!!

1 commento:


  1. Vedo che stiamo tutti sulla stessa barca!
    Ho l'impressione che noi questa ripresa non la vedremo mai!
    Ciao Renato

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