11 febbraio, annuncio di un piano di tagli (800 esuberi, 640 dei quali
in Italia), la vendita della sede del Corriere della sera in via Solferino 28 a
Milano e la cessione o la chiusura di dieci periodici.
19 marzo 2013, la notizia della riduzione
dell'organico di 110 giornalisti su un totale di 355: sciopero.
Dalla lettura della ricostruzione delle attuali vicissitudini del
gruppo Rcs, si deduce come tanta parte di queste possa essere legata all’incauto
acquisto fatto nel 2007 di Recoletos: 1,1 miliardi di €uro, un prezzo che secondo
un rapporto di Deutsche Bank (Media Publishing Research), era spropositato.
Si legge come l’acquisizione della casa editrice spagnola sia stata la
causa fondamentale dell’aumento dei debiti di Rcs Media Group: oggi la voce debiti pesa per 880 milioni nel
bilancio, condizionando in maniera pesante i piani di rilancio e concorrendo a determinare l’aggravarsi della situazione.
In breve, a Rcs fu rifilato un vero e proprio bidone.
«I soci di Rcs Mediagroup hanno delle responsabilità per la
situazione che si è determinata nella società».
Ma chi paga o pagherà?
Come in tante e troppe situazioni analoghe, a pagare non sono mai i
soci, gli amministratori od i dirigenti che hanno fatto scelte sbagliate, ma
gli incolpevoli lavoratori.
Una ricostruzione del Cdr del Corriere della sera:
perchè a volte funziona in modo diverso e paga chi dovrebbe pagare? .. Non se ne può più!
RispondiEliminaE purtroppo nulla cambierà mai perchè nessuno di coloro che potrebbero avviare il cambiamento ha davvero interesse a che avvenga. Ciao
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