sabato 18 aprile 2015

Ollallà, ollallà, ...

Tanti anni fa il pesce azzurro e la carne bianca erano considerati alimenti a basso prezzo. In particolare la carne bianca (pollo, tacchino, ...) aveva un prezzo competitivo rispetto alla carne rossa.

Da tempo non è più così.

Il libero mercato non è quasi mai funzionale alla competizione od alla riduzione dei prezzi - almeno nell'italico paesello - al contrario esso odora la tendenza e sposta in su l'asticella del prezzo che il consumatore poi paga di prodotti prima economici.

Pollo filetto a fette, acquistato in un supermercato, marca Aia. Qui si son portati avanti: l'etichetta porta il prezzo di € 11,60 al chilogrammo (da voi qual è il prezzo?) col bollino sconto 33%, quindi pagato €uro 7,77 al chilogrammo.

Così ti fan credere che sia uno sconto-vantaggio-obiettivo, in realtà ti preparano, ti abituano a quello che poi diverrà il suo prezzo:

+ 33%

e poi ci prendono in giro con la bufala dei prezzi bloccati, della necessità di una "sana" inflazione ad un +2% per far riprendere l'economia, draghi (ma stipendi e pensioni sono bloccati da anni).

Cosa ne penso io?
scriverò qui cosa ne penso di presunta deflazione, "sana" inflazione, benefici dell'uscita dall'€uro, libero mercato nell'italico paese, privatizzazione.

Per ora sintetizzo:



4 commenti:

  1. hai ragione, ci prendono in giro... e noi lo sappiamo ma non siamo capaci di cambiare le cose. :-( Buona giornata amico mio...oggi è il 25 aprile e io oggi cerco di dimenticare queste nefandezze e dedico i miei pensieri al rispetto di ciò che fu

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  2. Io stessa non avrei saputo "sintetizzare" meglio!!

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